Pairing: Steve/Bucky;
Rating: PG
Genre: introspettivo; slice of life; fluff; angst;
Prompt: prompt vari - barca di carta; berretto;
Words: 110 (ogni drabble)
Note: Cominciamo con il dire che so poco o niente e dei fumetti e che se qualcosa l'ho preso da lì, è stato perché per caso l'ho letto da qualche parte. Purtroppo come molti sanno ho un problema con le long
Era da un po' che volevo tornare a scrivere stucky, ma anche smaniando per la mia OTP, l'ispirazione è sempre la bastarda che è. Accontentiamoci.
Warning: movieverse; pre-movies; slash;
Disclaimers: I personaggi di Captain America appartengono alla Marvel e a chi di diritto.
Anche il titolo è una frase rubata dalle strofe di 7 years.
Scritta per l'iniziativa Corsa delle 24 ore - II Edizione @Torre di carta
Once I was seven years old, my mama told me
Go make yourself some friends or you'll be lonely.
7 years - Lukas Graham
Steve passa veloce. Invisibile. È uno schizzo bianco sporco sul marciapiedi, bretelle già vecchie per brache troppo lunghe e una camicia troppo larga sotto un maglione infeltrito. Un battito di ciglia basta a dimenticarlo, uno spintone a toglierlo di mezzo.
Inciampa, le ginocchia si sbucciano (sempre troppo) in fretta, ma tra le mani il bottino scricchiola.
Un foglio di giornale gl'inchiostra le unghie; lo piega attento, un domani sarà un soldato e combatterà cause giuste, ma oggi è un ingegnere in miniatura e tra le dita il bottino si fa vascello.
Bucky è uno spazio fischiante tra i denti e cerotti su guance arrossate dal freddo, ha abiti stretti e una crescita rapida. Frusta l'aria con una mazza da baseball e s'affianca ad un soldato.
Intorno a lui il mondo non è mai (così) grigio, ci sono spiragli di luce che scova tra le increspature dei palazzi, volti sconosciuti a cui sorridere e bambini con cui scambiare il doppione di Babe Ruth.
Tra capelli sbarazzini, suo padre lascia cadere un berretto militare; domani sarà un eroe, un orfano di guerra che combatte per la pace, ma oggi è ancora figlio di suo padre e, mano nella mano, cammina a testa alta.
Intorno a lui il mondo non è mai (così) grigio, ci sono spiragli di luce che scova tra le increspature dei palazzi, volti sconosciuti a cui sorridere e bambini con cui scambiare il doppione di Babe Ruth.
Tra capelli sbarazzini, suo padre lascia cadere un berretto militare; domani sarà un eroe, un orfano di guerra che combatte per la pace, ma oggi è ancora figlio di suo padre e, mano nella mano, cammina a testa alta.